Chiesa di San Giorgio Martire
In cima all’altissimo dirupo della “Cavatella”, ubicata su uno sperone di roccia arenaria alta oltre cento metri, si trova la Parrocchia di San Giorgio Martire. Non sono pervenute notizie precise sulla data di fondazione dell’edificio religioso, che però può essere ricondotta al periodo tardo-romanico. La facciata è a forma rettangolare, ma termina a triangolo nella parte alta, nella quale è fissato un bassorilievo raffigurante San Giorgio a cavallo.
Altre informazioni...
La Chiesa di San Giorgio ha subito negli anni delle modifiche che ne hanno modificato l’estetica e la struttura. L’interno è a due navate, con soffitto a cassettoni e con un coro e un organo in legno ben conservati. La navata maggiore è scandita, lungo il lato sinistro, da tre nicchie ognuna delle quali contiene la statua di un Santo e il rispettivo altare in pietra. Nel presbiterio è collocato l’unico altare in marmo della chiesa che contiene le ossa di San Donato martire e sopra lo zoccolo l’iscrizione: A.N.D.O. 1780. Oltre a questo, sono presenti alcune lapidi funerarie della famiglia Pepe nella navata di sinistra.
L’altare è in stile tardo-barocco con elementi vegetali e di fiori stilizzati sotto il quale è presemte un drappo con ai lati due cherubini alati a guisa di mensole. Negli ultimi anni l’altare è stato spostato in fondo al presbiterio e sostituito da uno nuovo in pietra.
Dopo circa dieci anni di lavori resisi necessari per la ristrutturazione, sabato 29 luglio 2000, alla presenza di S.E. il Vescovo di Termoli-Larino Mons. Tommaso Valentinetti, la chiesa di San Giorgio, tornata al suo antico splendore, è stata riconsacrata. La suggestiva cerimonia, svoltasi alla presenza di una folla immensa di cittadini e fedeli provenienti anche dai paesi limitrofi, ha toccato momenti al alta sacralità e di commovente suggestione.
La manifestazione ha avuto inizio con l’accoglienza al Vescovo in Piazza Municipio da parte del Sindaco e di tutta l’Amministrazione comunale, oltre che di altre personalità politiche e religiose
Nei pressi della Chiesa è anche possibile visitare la Casa del Mercante.
Curiosità
Le due chiese (S.Maria Maggiore e San Giorgio) erano rette da due parroci che non andavano troppo d’accordo nelle rispettive attribuzioni e preminenze. Nel 1666 fu stabilito che S.Maria Maggiore dovesse precedere l’altra nelle funzioni del Sabato santo e delle campane e he il titolare di San Giorgio fosse tenuto al pagamento di una penale di 100 ducati in caso di trasgressione.
La rivalità crebbe sempre di più tra i successori fino al punto di dover adire la Sacra Congregazione del Concilio la quale nel 1775 decretò che il titolo arcipretale e parrocchiale preminenziale spettava a S.Maria Maggiore e S.Giorgio essere semplice parrocchiale.
La serie di parroci ed arcipreti
De Marinis Marsilio (1627-1645) – De Marinis Giambattista (1646-1674) – De Marinis Eusebio (1674-1683) – De Marinis Giuseppe (1683-1703) – De Blasiis Domenico (1703-1708) – De Marinis Fabio (1708-1754) – De Marinis Liborio (1754-1780) – De Marinis Domenico (1781-1824) – Cuoco Nicolo’ (1825-1839) – De Marinis Adamo e Tozzi Alessandro ec.cur. (1839-1843) – Tozzi Alessandro (1843-1895) – Greco Angelo da Palata (1896) – Bellaroba Michele da Montecalvo (1897-1904) – Mirco Michele (1905)
Orari delle funzioni
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